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La fabbrica delle macchine - Viaggio nei sistemi per produrre italiani | Luca Orlando usato Politica e società Economia

La fabbrica delle macchine - Viaggio nei sistemi per produrre italiani | Luca Orlando usato Politica e società Economia

Tremila chilometri. Tra le Prealpl e il Nord-est, le colline dall'astigiano e le risaie di Pavia, sulle sponde del lago Maggiore, lungo la via Emilia. E poi a Torino, Trento, Brescia. A Milano e nella sua cintura produttiva. Un viaggio per andare a raccontare sul campo, dentro le fabbriche, parlando con imprenditori e addetti, un'eccellenza industriale italiana. Un settore, quello dei costruttori di macchine utensili, robot e automazione, capace di adattarsi darwinianamente alla globalizzazione, di reagire alla crisi e di conquistare e mantenere un'indiscussa leadership globale in molte nicchie produttive, così come nelle classifiche mondiali di produzione ed export, dove occupa rispettivamente il quarto e il terzo posto assoluto. A dispetto di cambiamenti economici che in pochi anni hanno portato i produttori di macchine utensili italiani a non confrontarsi più solo con tedeschi e giapponesi, ma a fare i conti anche con nuovi e potenti competitor come Cina e Corea del Sud. Qual è il segreto di queste imprese? Perché, nonostante tutto, ce l'hanno fatta? La risposta è nei dettagli, spiega il viaggiatore, da osservatore curioso e attento: fedeltà e passione a progetti spesso nati dentro botteghe artigiane o officine; ma anche "qualità ai massimi livelli, prodotti sulla frontiera della tecnologia, capacità di assistenza immediata, reputazione sul mercato cristallina. E anche dopo sette anni di crisi, a ben vedere, la macchina utensile italiana è ancora proprio così".

EUR 20.00
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L'evoluzione delle macchine - Da Darwin all'intelligenza globale | George Dyson usato Scienze Scienze varie

Machina - XI Colloquio Internazionale Roma, 8-10 gennaio 2004 | Marco Veneziani usato Scienze Matematica e Ingegneria

Intelligenza artificiale e metodo scientifico | Donald Gillies usato Scienze Scienze varie

Glossario Leonardiano. Nomenclatura delle macchine nei codici di Madrid e Atlantico | Paola Manni, Marco Biffi usato Enciclopedie Dizionari

Storia dell'energia | Vaclav Smil usato Storia Storiografia Temi

La tecnica e il corpo - Riflessioni su uno scritto di Pavel Florenskij | Brunella Antomarini, Silvano Tagliagambe usato Filosofia Contemporanea

La tecnica e il corpo - Riflessioni su uno scritto di Pavel Florenskij | Brunella Antomarini, Silvano Tagliagambe usato Filosofia Contemporanea

Pavel Aleksandrovic Floresnkij (1882-1937), pensatore originale e poliedrico, teologo, filosofo della scienza e della religione, matematico, fisico, ingegnere elettronico, teorico dell'arte e di filosofia del linguaggio, studioso di estetica, di simbologia e semiotica, ha avuto una grande incidenza sul clima di acceso fervore innovativo che caratterizzò i primi anni della Russia sovietica anche in campo artistico. Nel 1922 aveva scritto un lungo saggio - pubblicato postumo solo nel 1969 su una rivista russa di estetica che parlava della tecnica come proiezione degli organi del corpo. La sua attualità è sorprendente, in quanto anticipa prospettive e riflessioni dei nostri giorni, come quelle sulle bio-tecnologie o sull'auto-poiesis della vita. La relazione tra l'organizzazione del corpo e la sua proiezione negli attrezzi usati dall'uomo e negli artefatti da lui prodotti e la connessione intima tra interno organico ed esterno tecnico, che sono i cardini della proposta teorica in esso contenuta, sono, secondo Florenskij, espressione del legame profondo che sussiste in generale tra natura e tecnica, tra "macchine interne" e "macchine esterne" e dell'"effetto di risonanza" che si produce tra di esse e si autorafforza. Ne consegue che la natura può essere analizzata con gli strumenti della tecnica e, viceversa, la tecnica tende a naturalizzarsi sempre più.

EUR 20.00
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Alan Turing. Una biografia | Andrew Hodges usato Storia Biografie Diari e Memorie

This is contemporary! - Come cambiano i musei d'arte contemporanea | Adriana Polveroni usato Arte Storia e critica d'arte

D'Annunzio e Trieste nel centenario del primo volo aereo | Annamaria Andreoli usato Storia Biografie Diari e Memorie

Samarcanda - Storie di una città dal 1945 a oggi | Marco Buttino usato Storia Contemporanea

Samarcanda - Storie di una città dal 1945 a oggi | Marco Buttino usato Storia Contemporanea

Samarcanda, citta lungo la Via della Seta, ha una storia che si confonde con l'immaginario dell'Oriente. Questo libro tratta invece di una citta concreta, ne racconta il cambiamento nel periodo in cui e stata parte dell'Urss e in quelli successivi fino ad oggi. Il passaggio tra queste due epoche a Samarcanda diventa lo specchio della trasformazione piu ampia avvenuta in Uzbekistan e negli altri paesi dell'Asia centrale, che furono prima colonie interne russe, poi sovietiche e poi divennero Stati indipendenti. Il lettore entra passo passo all'interno della citta, in vari quartieri, in case private, in luoghi pubblici, e ascolta le vicende di individui e di famiglie diverse. Basato su documenti di archivio, interviste e fotografie, il libro descrive il cambiamento dei modi di vita e delle culture e indaga sulle tensioni degli anni post-sovietici. Sono scomparsi dalla citta i russi che l'avevano colonizzata o guidata negli anni della "modernizzazione" sovietica, le molte popolazioni che erano state deportate ai tempi della seconda guerra mondiale e varie minoranze locali. L'indipendenza del paese porta a Samarcanda un clima nuovo che risulta minaccioso per le componenti non uzbeche delle popolazione. La citta si trasforma nei suoi abitanti, riscrive il suo passato, costruisce il nuovo volto nazionale e un'immagine di stabilita e sicurezza, ed e pronta ad accogliere i turisti e le loro macchine fotografiche.

EUR 25.00
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La scelta | Giuseppe Remuzzi usato Filosofia Temi

La scelta | Giuseppe Remuzzi usato Filosofia Temi

Facciamo di tutto per la nostra vita, perché sia più facile, più completa, più felice e anche il più lunga possibile. Giusto, giustissimo. E per la morte? Non ce ne occupiamo mai. Chi decide quando è il nostro tempo di morire? Che cos'è l'accanimento terapeutico? Quando le cure vengono spinte troppo oltre, sottraendo la decisione al singolo e negandogli magari la possibilità di salutare i suoi cari, di prepararsi, di lasciare la vita con dignità? Il professor Remuzzi, uno dei medici e dei ricercatori più apprezzati anche a livello internazionale, prende su questo tema una posizione netta, supportata dalla scienza, dalle migliaia di pazienti che ha assistito e dalla sua profonda umanità. Eluana Englaro e Terri Schiavo erano morte molti anni prima che venissero staccate le macchine. Decidere quando lasciare la vita è una scelta che non si può delegare. È una questione che riguarda noi, il medico e i famigliari. Difficile fare leggi valide per tutti. Ma non è l'unico tema cruciale affrontato in questo libro coraggioso e per certi versi dirompente. Come dire la verità ai pazienti senza togliere la speranza? Come parlare ai bambini malati terminali? Perché a volte è la paura che fa prendere decisioni discutibili ai medici? Pregare aiuta a guarire? Come risolvere l'enorme divario tra organi donati e persone in attesa di trapianto? Sono le domande su cui occorre riflettere, per la nostra vita e per le persone che amiamo, finché siamo in tempo.

EUR 20.00
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Coltellacci. Teatro Cinema Pittura - Theatre Cinema Painting | Vittoria Crespi Morbio usato Spettacolo Teatro

Coltellacci. Teatro Cinema Pittura - Theatre Cinema Painting | Vittoria Crespi Morbio usato Spettacolo Teatro

Scenografo e costumista, Giulio Coltellacci (1916-1983) esordisce con grafica, moda, arredamento e pittura. A Parigi negli anni Cinquanta disegna le copertine per la rivista "Vogue"; in Italia crea le scenografie per gli spettacoli di Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano (1948-53). In oltre quarant'anni di carriera, l'artista ha lasciato un'impronta in tutti i campi dello spettacolo; ha dato dignità e smalto alla commedia musicale, è stato il costumista dei divi del cinema, ha realizzato le scene per il cinema e il teatro di prosa, balletto e lirica. Ha costruito macchine sceniche, ha dipinto sulla tela e sui fondali del teatro. La sua collaborazione con Pietro Garinei e Sandro Giovannini ha contribuito al successo della rivista italiana, dagli spettacoli di Wanda Osiris a Rugantino. Il suo stile è caratterizzato da vivacità di colori, abiti stravaganti, echi di Broadway, citazioni colte. Coltellacci passa senza snobismi dalla Scala al Teatro Sistina, mantenendo la sua forte cifra creativa e il perfetto dominio dei meccanismi del palcoscenico. Tra il 1949 e il 1972 lavora come scenografo per il Teatro alla Scala, curando gli allestimenti di opere di ?ajkovskij, Donizetti, Giordano, Mascagni, Petrassi, Respighi, Rossini. Il direttore d'orchestra con il quale stabilisce il più continuo e proficuo rapporto è Gianandrea Gavazzeni. Disegna scene e costumi per diversi spettacoli del Maggio Musicale Fiorentino, in particolare per il ballo Excelsior di Marenco nel 1967, rinnovato per la Scala nel 1974 con la regia di Filippo Crivelli (e felicemente ripreso di recente). Vi si celebrano lo spirito fin-de-siècle e gli archetipi del grande ballo con equilibrio e ironia. In ambito cinematografico collabora con registi quali Mario Camerini, Giuseppe Patroni Griffi, Camillo Mastrocinque, Mario Monicelli, Elio Petri, Francesco Rosi. Un artista complesso, multiforme, dagli esiti sorprendenti, tutto da riscoprire.

EUR 30.00
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